Il primo lockdown della scorsa primavera ha rappresentato una vera e propria eccezione per ciò che riguarda la crescita esponenziale della pirateria audiovisiva. Parlando più concretamente di numeri si è arrivati addirittura a 243 milioni di atti illeciti.
Da un’analisi degli ultimi 12 mesi si evidenzia infatti che i numeri degli abbonamenti illegali è in diminuzione e che quasi un terzo degli Italiani ha sottoscritto nell’ultimo anno almeno un abbonamento (legale) a servizi audiovisivi.
I contenuti più piratati restano sempre i film, ma la novità principale riguarda l’uso delle IPTV illegali in crescita del 4% rispetto al 2019.
11 Milioni di Italiani hanno dichiarato di aver utilizzato almeno una volta le IPTV illecite per la visione di film, serie tv ed eventi sportivi, un’incidenza del 21%, di cui circa 2 milioni ha affermato di possedere un vero e proprio abbonamento illegale.
I consumatori non hanno intenzione di abbandonare le serie tv e tutti i contenuti audiovisivi che per la metà degli italiani hanno rappresentato il principale passatempo durante il lockdown, ma purtroppo solo il 37% è realmente consapevole di commettere un reato.