Lo Smart Working e le restrizioni dovute al Covid-19 hanno fortemente influenzato gli acquisti degli Italiani che quest’anno non sentono la necessità o non hanno la possibilità di correre nei negozi ad approfittare dei Saldi Invernali.

Le restrizioni dei primi giorni di Gennaio, le zone rosse, gli spostamenti vietati tra regioni e a volte anche tra comuni sono alcuni tra i molti motivi del mancato decollo dei Saldi; la pandemia ha inevitabilmente cambiato le abitudini degli Italiani che passano molto più tempo a casa, non possono viaggiare e non devono più partecipare ad eventi aziendali o cerimonie che richiedono un certo tipo di abbigliamento, ma i cambiamenti riguardano anche la condizione economica che purtroppo in molti casi ha visto dimezzarsi, o ancor peggio azzerarsi, il reddito annuo familiare a seguito della riduzione delle ore di lavoro o della perdita dello stesso.

Cambiano le abitudini e di conseguenza cambiano anche le tipologie di acquisti: L’indagine effettuata da Federazione Moda Italia – Confcommercio definisce in sofferenza il mercato di abiti da uomo, da cerimonia, giacche e valige.

L’88,9% dei negozi ha dichiarato infatti un forte calo delle vendite in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso mentre il 7.7% delle attività commerciali ha constatato stabilità delle vendite.
Sono mosche bianche quei negozi che in questa prima parte dell’anno hanno invece registrato un incremento delle vendite (solo il 3,4%); Il Consumatore italiano quest’anno ha investito sulla moda comoda: tute, pigiami e pantofole! Sono questi infatti i settori in cui si è visto un leggero incremento.

Qualche segnale positivo per le vendite si è notato lo scorso weekend, complice probabilmente il bel tempo e la maggior parte d’Italia in zona Gialla ma niente a che vedere con “l’effetto saldi” che per il momento è solo un lontano ricordo!