Maxi multa da 12,5 milioni di euro da parte dell’Antitrust per Enel, Eni e SEN (Servizio Elettrico Nazionale) per aver rigettato senza un giustificato motivo le istanze di prescrizione presentate dai consumatori.

Ma facciamo un passo indietro; da Gennaio 2019 è operativo il termine di prescrizione biennale per le principali utenze domestiche che permette all’utente di contestare bollette che presentano al loro interno consumi superiori a due anni, questo ha lo scopo di evitare che il consumatore si trovi tra le mani fatture dagli importi maxi dovuti a conguagli pluriennali.

Le tre società rigettavano invece le istanze di prescrizione addossando agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori definendoli “non accessibili” anche nei casi in cui effettivamente lo erano o potevano esserlo se solo avessero chiesto! Difatti, in sede di conciliazione, i fornitori venivano smentiti dalle prove del consumatore che dimostrava ad esempio la presenza del custode dello stabile al momento del presunto tentativo di lettura!

Considerata la gravità della pratica, l’Antitrust ha sanzionato Enel energia per 4 milioni di euro, Servizio Elettrico Nazionale per 3,5 milioni di euro mentre è toccato il massimo della pena ad Eni Gas e Luce sanzionata per 5 milioni di euro per il maggior numero di istanze rigettate e per la recidiva in tema di comportamenti scorretti nell’ambito delle prescrizioni.

Antitrust ricorda inoltre agli utenti coinvolti che è previsto, da parte delle società, il rimborso entro tre mesi delle somme già pagate a titolo di conguaglio indebito.

Come fare quindi a capire se gli importi delle fatture sono effettivamente dovuti?
Il consiglio di U.Di.Con.:
Se l’importo della bolletta non vi torna o vi sembra più alto del normale, verificate con attenzione i consumi fatturati; in ogni bolletta vengono specificati gli anni a cui si riferiscono.
Nel caso in cui si presentino eventuali periodi prescritti a seguito di errori di fatturazione da parte del fornitore è possibile inviare una contestazione.