Il pop up comparso sull’applicazione di messaggistica istantanea più diffusa al mondo, in cui il colosso chiedeva ai suoi utenti di accettare i nuovi termini di servizio e condizioni della privacy per il 2021, ha creato non poco scompiglio già dai primi giorni del nuovo anno.

La notizia è stata da subito terreno fertile per allarmismi e Fake News che hanno portato parecchi utenti a migrare verso altre App dalle funzioni simili come Telegram e Signal che negli ultimi giorni hanno avuto un picco di nuove registrazioni.

WhatsApp si è dimostrata da sempre attenta alla privacy dei suoi utenti introducendo nel 2016 la crittografia end-to-end, il servizio con cui protegge le conversazioni evitando che soggetti terzi (WhatsApp compreso) possano leggerne o ascoltarne il contenuto.

Ciò che ha scatenato il panico, a seguito del messaggio relativo all’aggiornamento, è stato principalmente il fatto che WhatsApp potesse condividere con Facebook e le altre aziende del gruppo informazioni e dati personali a fini commerciali.

NIENTE PANICO!
Il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione della Privacy) a cui sono soggetti i territori dell’UE disciplina il modo in cui aziende e altre organizzazioni possono utilizzare i nostri dati.
Per tutti gli utenti europei sarà possibile accettare l’aggiornamento dei termini di utilizzo e della privacy (in vigore dall’8 Febbraio 2021) senza che questo comporti alcuna modifica alla condivisione dei dati personali con Facebook e Instagram.

Chi deciderà di rifiutare la nuova Privacy Policy si vedrà costretto ad abbandonare l’applicazione che per anni è stato il fulcro delle nostre conversazioni virtuali: il suo account verrà disattivato!