Palestre, UDICON Lombardia: “Servono contratti più trasparenti. Ancora troppe clausole oscure e rinnovi automatici”

Giu 24, 2025 | Articoli, Comunicati Stampa

Lagrotteria: “Anche in Lombardia riceviamo segnalazioni preoccupanti. I consumatori hanno diritto a sapere cosa firmano”

Milano, 24 giugno 2025 – In seguito alla recente sanzione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Virgin Active Italia, sanzionata per tre milioni di euro per pratiche commerciali scorrette legate a contratti poco trasparenti e ostacoli alla disdetta, Udicon Lombardia lancia l’allarme sullo stato dei contratti proposti dalle palestre anche a livello regionale.

“Anche in Lombardia riceviamo sempre più segnalazioni da parte di utenti che denunciano aumenti improvvisi del costo dell’abbonamento, rinnovi automatici mai autorizzati consapevolmente e difficoltà estreme nel recedere dal contratto”, dichiara Bruno Lagrotteria, presidente regionale di Udicon Lombardia. “Troppe volte i consumatori si trovano a firmare contratti su tablet senza ricevere copia cartacea o digitale, senza possibilità di leggere con attenzione le condizioni. In alcuni casi le clausole vengono spiegate solo oralmente o addirittura omesse, e questo è inaccettabile”.

Secondo Udicon Lombardia, è necessario che tutte le strutture presenti sul territorio si adeguino immediatamente alle indicazioni dell’AGCM e garantiscano massima trasparenza su tutte le condizioni contrattuali, a partire dalla consegna della copia del contratto fino alla comunicazione preventiva di ogni eventuale variazione di prezzo o rinnovo automatico.

“Non si tratta solo di una questione formale, ma di rispetto verso il cliente – prosegue Lagrotteria –. I cittadini devono poter decidere in piena libertà e consapevolezza se rinnovare un abbonamento o meno. La chiarezza nei contratti, il diritto a recedere facilmente e l’accessibilità delle informazioni devono diventare una prassi, non un’eccezione”.

Udicon Lombardia si unisce all’appello lanciato a livello nazionale affinché questa vicenda rappresenti un punto di svolta per l’intero settore e invita le istituzioni regionali a farsi promotrici di un confronto con le principali realtà del fitness presenti sul territorio, per arrivare a una regolamentazione più trasparente e vicina ai bisogni dei consumatori.