Il fenomeno del telemarketing selvaggio continua a rappresentare una delle principali fonti di disagio per i cittadini. Chiamate non richieste, identità camuffate, numeri mascherati e comunicazioni scorrette sono ormai all’ordine del giorno. Un sistema distorto che mina la fiducia dei consumatori e rende urgente un intervento deciso.
“Non possiamo più considerare queste situazioni come semplici fastidi. Ci troviamo davanti a pratiche sistematiche e invasive che violano i diritti dei cittadini. Le segnalazioni che riceviamo parlano di offerte attivate senza consenso, chiamate ingannevoli e operatori che si spacciano per enti ufficiali. È un quadro inaccettabile.” Ha dichiarato in una nota il presidente regionale dell’U.Di.Con. Lombardia, Bruno Lagrotteria.
“Parliamo di una diffusione capillare, che colpisce in particolare le fasce più vulnerabili, come gli anziani. La Lombardia non fa eccezione. Riceviamo quotidianamente richieste di assistenza da persone che si sentono truffate o confuse da comunicazioni poco trasparenti. Non possiamo più permettere che questo accada nell’indifferenza generale.” Continua Lagrotteria
Per il Presidente regionale, serve una risposta strutturale e urgente:
“È il momento di aggiornare le regole, aumentare i controlli e soprattutto applicare sanzioni efficaci. Ma non basta: occorre anche informare i cittadini e mettere in campo strumenti concreti per prevenire gli abusi, non solo per rincorrerli quando ormai il danno è fatto.”