Nelle ultime settimane si è verificato, in alcuni paesi europei, un incremento nella richiesta di pillole allo iodio che dovrebbero contrastare gli effetti negativi sulla salute dell’esposizione alle radiazioni eventualmente e potenzialmente rilasciate dagli scontri in Ucraina.
Per questo motivo L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha precisato in un comunicato congiunto che “è sconsigliato il ricorso fai-da-te a preparati contenenti elevate quantità di iodio che potrebbero determinare conseguenze negative per l’organismo, incluso il blocco funzionale della tiroide” . In Italia attualmente è consigliato esclusivamente l’utilizzo di Sale Iodato per la preparazione e la conservazione degli alimenti.
Il Sale Iodato ha infatti la capacità di garantire il normale funzionamento della tiroide e, saturando la ghiandola di iodio stabile, contribuisce anche a proteggerla da una eventuale esposizione a radiazioni.
Anche Regione Lombardia si è esposta sull’argomento, definendo “ingiustificata la corsa a procurarsi compresse di ioduro di potassio, che sono un farmaco da utilizzarsi esclusivamente sulla base di un’indicazione medica“, precisando inoltre che in caso di un reale pre-allarme la popolazione verrà informata sul comportamento da adottare.
La regione ha inoltre informato i cittadini dell’attivazione, già da tempo, di un sistema di monitoraggio della radioattività in aria che ad oggi, sulla base dei rilievi eseguiti, NON EVIDENZIA NESSUN INNALZAMENTO rispetto ai valori di fondo naturale, oltre ad aver annunciato che la Lombardia dispone di 6 strutture sanitarie in cui si potranno gestire anche eventuali emergenze provenienti da zone limitrofe ad un eventuale incidente con fuoriuscita di materiale radioattivo.
Regione Lombardia, in conclusione, ha affermato che “l’eventualità di una fuoriuscita di materiale radioattivo da una centrale nucleare in Ucraina non sarebbe comunque tale da far prevedere conseguenze sanitarie apprezzabili sul territorio italiano e lombardo in particolare“.